La Storia


 

La città è sorta in seguito alla bonifica integrale delle paludi pontine. La prima pietra fu posta il 30 giugno 1932 e due anni dopo Latina, veniva eretta capoluogo di Provincia. Posta a 21 m s.l.m. e a una decina di chilometri dal Tirreno, la città è stata caratterizzata sempre da un intenso sviluppo demografico e dall’inizio era abitata quasi esclusivamente da coloni veneti, per poi essere caratterizzata dalla presenza di un gran numero di immigrati, provenienti da Comuni del Lazio meridionale. Lo sviluppo della provincia, favorito dalla politica di incentivazione del Mezzogiorno, da buone vie di comunicazione e dalla vicinanza di un grande mercato come quello di Roma, ha modificato il ruolo di Latina che, da città con funzioni di servizio per una zona agricola, ha potenziato il terziario diventando sede di numerosi stabilimenti, dando luogo anche alla creazione di Latina Scalo.

 
 
 

L'Italia, che usciva allora dalla Prima guerra mondiale, aveva un'economia basata sostanzialmente sull'agricoltura e alla fine di quella guerra milioni di contadini, ma anche operai, premevano per avere nuovi terreni disponibili per le coltivazioni. Fra questa data e il 1928, anno in cui venne emanata la 'Legge Mussolini', vennero fissati i criteri per un piano di bonifiche pubbliche e miste, che maturò il concetto e l'esperienza di bonifica integrale. L’area da bonificare era costituita da 75.000 ettari di litorali e paludi a circa 70 km a sud-est di Roma, che all'epoca ebbe notevole eco internazionale, con lo scopo primario non solo igienico sanitario, ma anche di recupero di territori incolti e improduttivi da destinare a nuovi coloni, per la lotta alla disoccupazione nelle campagne, vera piaga sociale dopo la Prima guerra mondiale. In questo modo la bonifica puntava a ottenere stabilità sociale, l'incremento della produzione agricola e l'autosufficienza alimentare.

 
 
 

La Provincia è divisa in 33 Comuni e si estende fuori dall’area bonificata, arrivando a Nord fino ai Colli Albani e affacciandosi al mare da Foce Verde alla foce del Garigliano. Il fiume segna anche un tratto del confine meridionale, a Est delineato invece, dalle dorsali dei Monti Ausoni, Lepini e Aurunci, che si spingono a formare la rocciosa penisola di Gaeta, con una propaggine isolata che è il Monte Circeo. La costa è caratterizzata dai laghi di Fogliano, dei Monaci, di Caprolace e di Sabaudia ed ha una notevole attività agricola, fra le quali l’orticoltura, grazie anche all’impianto di serre, concentrate nell’area tra Borgo Montenero. I centri industriali più importanti oltre al capoluogo sono Aprilia e Cisterna di Latina, che costituiscono con Pomezia quello che viene detto triangolo industriale Pontino. I suoi settori produttivi sono la trasformazione dei prodotti agricoli, il conserviero, il settore elettrotecnico, i materiali plastici e da costruzione, oltre che la sezione chimica e farmaceutica.

 
 
 

Sulla costa, sorgono una serie di località balneari, tra le quali Terracina, San Felice Circeo, Sabaudia e Sperlonga, che dispongono della migliore attrezzatura ricettiva alberghiera, mentre Terracina, Gaeta e soprattutto Formia, sono centri terziari e commerciali, oltre che turistici, che integrano a pieno il concetto di Città ospitale ed aperta a tutti coloro che avranno la bontà di visitarci.